ContaminAzioni Festival – Intervista di Donatella Mannuzza

ContaminAzioni Festival Intervista

Intervista per la tesi di Donatella Mannuzza sui Beni Culturali e il ContaminAzioni Festival, Festa di comunità.

  1. L’idea del ContaminAzioni Festival, festa di comunità, nasce dopo 11 anni anni di attività dell’Associazione Culturale Magnolia nel tessuto reggino, grazie alla rete costruita insieme alle realtà sociali e culturali presenti nel nostro contesto: GAStretto, Adexo, Catartica Care, Spazio Teatro, Pagliacci Clandestini, Trame Solidali, CSC Nuvola Rossa, CSOA A. Cartella, Revulver Sudio, MatteLab, Parresìa Research, Terre Del Sud. All’interno di un percorso di attività sociali e artistiche grazie al calendario condiviso di eventi, da diversi anni, Magnolia ha tra gli obiettivi quello di creare connessioni con le persone e le realtà che si spendono sul territorio con attenzione alla cultura, all’ambiente, al sociale e all’arte. ContaminAzioni Festival, Festa di comunità, parte dalla periferia Sud di Reggio Calabria, Arangea dove dal 2011 Magnolia e GAStretto hanno gestito senza fondi pubblici e con autofinanziamento e attività culturali un bene confiscato alla ‘ndrangheta in via Cafari c.da Gagliardi n. 10, un quartiere che non ha una piazza, non ha un luogo di incontro condiviso, per tale motivo in questi anni si è avviata una ricerca qualitativa nella zona sud, ci siamo formati in tal senso e siamo riusciti a coinvolgere alcune persone del posto, gradualmente.
    Il Festival dalla periferia al centro storico è un segno tangibile della necessità di svolgere la funzione di collegamento tra le aree urbane, presso Piazza Castello, perché per noi è un bene culturale da valorizzare, ha una piazza accogliente e una storia importante da conoscere, è facilmente accessibile anche per le persone con disabilità e per tutti i cittadini.
    Attraverso il linguaggio artistico del teatro, della musica, delle autoproduzioni artigianali, ContaminAzioni festival vuole ricreare connessioni con i luoghi e le persone, “uscire fuori”, non come evento isolato e occasionale, ma frutto di un excursus, un metodo che attraverso le diverse professionalità, valorizzi le competenze di ciascuno.
  2. La maggiore difficoltà organizzativa è stata di tipo burocratico, perché pur iniziando a programmare il tutto da dieci mesi prima dell’evento fino alla fine c’erano difficoltà nella realizzazione, autorizzazioni, spazi pubblici e soprattutto avendo lanciato un crowdfunding non si sapeva quanto saremmo riusciti a raccogliere con le donazioni e con i piccoli sponsor selezionati che ci hanno sostenuto in tutta la realizzazione dell’Evento, ma le persone hanno risposto e a parte qualche impiego extra economico siamo riusciti a coprire le spese. Alcune realtà reggine culturali e alcuni fotografi si sono spesi gratuitamente per il primo ContaminAzioni Festival perché ci hanno creduto e per i rapporti intessuti negli anni, basta guardare il nostro esiguo bilancio associativo sul sito www.magnoliarc.org per comprendere che solo con la collaborazione dei soci, delle realtà e delle persone coinvolte potevamo realizzare quello che è stato un sogno, utopia divenuta realtà, dedicandolo a Mimmo Martino dei Mattanza, storico leader, di cui alcuni reggini ricordano “Un popolo senza storia è come un albero senza Radici, è destinato a morire, Mattanza e Magnolia si sono intrecciati in questi anni condividendo diverse battaglie culturali ed è così a testa alta che non si sono mai piegati di fronte ad un manipolo di persone che vogliono dominare questa terra devastandola, la cultura ci può salvare, ma se siamo in rete, se siamo isolati non si può andare avanti in questo contesto.
  3. Non abbiamo ricevuto fondi, la P.A. ci ha fornito la concessione di piazza Castello, la possibilità di installare piccole biblioteche condivise realizzate da Catartica Care e da Kiro Gocev un artista eccezionale. La P.A. ci ha fornito la luce e le sedie. I fondi sono arrivati grazie al crowdfunding, ai piccoli sponsor e all’autofinanziamento dei soci.
  4. La principale voce di spesa è stata per il gruppo artistico tecnico: fonico, musicisti, ecc, e per lo spazio di esposizione degli artigiani e dei piccoli produttori per i loro prodotti.
  5. La popolazione cittadina ha reagito bene, c’è stata un’abbondante presenza delle persone di varie fasce d’età, si è creato un senso di comunità e quindi l’obiettivo fondamentale del festival è stato assolto, per questo abbiamo realizzato questo evento gratuito, volevamo far accedere anche persone che solitamente hanno difficoltà a partecipare.
  6. Gli imprevisti sono stati diversi, ma la collaborazione con alcuni soci Magnolia è stata decisiva per risolverli, Antonello ad esempio andava ogni mattina presso gli Uffici del comune per far si che i piccoli produttori e gli artigiani potessero esporre e vendere i loro prodotti, non potevano pagare tasse alte, lui per quindici giorni non si è tirato indietro ha risolto la situazione con il referente del comune che si occupava di questo, stessa cosa per la luce, per le sedie, i bagni che non erano presenti ci sono stati concessi dal bar al Castello ecc.
  7. Gli occhi delle persone e la meraviglia che si è creata a partire dalla passeggiata di quartiere ad Arangea con i Pagliacci Clandestini e i ragazzi di Cataforio, alla passeggiata sul corso Garibaldi con gli artisti, con i risciò di Giada Poner sulla via Marina, fino ai workshop pomeridiani, il lavoro dei fotografi e delle mostre, le persone che si ritrovavano in una piazza colorata, pulsante di energia per 3 giorni, che potevano ascoltare live di una buona qualità che spaziavano dal rock, metal alla musica etnica internazionale, il Teatro, i Reading, La Biblioteca dei ragazzi con le storie narrate, il workshop con il Poeta Africano realizzato insieme a Parresìa Research, il talk con MatteLab e la fotografa venuta da Palermo, gli artisti e le persone che hanno collaborato e che ci hanno sostenuto hanno reso possibile tutto questo, gli artigiani, i produttori della Fiera della Decrescita di prodotti naturali a km0 che si tiene ogni seconda domenica del mese ad Arangea presso il Laboratorio Radici e l’ultima domenica del mese presso il Csoa Angelina Cartella.